per risentire gli ascolti fatti in classe ecco il link con gli audio e le attivitá didattiche
lunedì 22 gennaio 2018
mercoledì 17 gennaio 2018
L' Imperfetto
La spiegazione dell' uso dell' imperfetto:
imperfetto
Alcuni esercizi sull' imperfetto indicativo:
dalla pagina italianoperstranieri.mondadorieducation.it
http://italianoperstranieri.mondadorieducation.it/wp-content/uploads/2016/09/A2_grammatica_04.pdf
e queste sono le soluzioni
http://italianoperstranieri.mondadorieducation.it/wp-content/uploads/2016/09/A2_grammatica-sol_04.pdf
imperfetto
Alcuni esercizi sull' imperfetto indicativo:
dalla pagina italianoperstranieri.mondadorieducation.it
http://italianoperstranieri.mondadorieducation.it/wp-content/uploads/2016/09/A2_grammatica_04.pdf
e queste sono le soluzioni
http://italianoperstranieri.mondadorieducation.it/wp-content/uploads/2016/09/A2_grammatica-sol_04.pdf
lunedì 15 gennaio 2018
I paragoni fra le cittá
Il papiro di laurea è un momento fondamentale di ogni laureato a
Padova, qualcuno dice addirittura IL momento. La tradizione vuole che,
il giorno della proclamazione, amici (e parenti, che spesso l’imputato vorrebbe
venissero allontanati) suggeriscono caldamente al nuovo dottore di declamare le
sue gesta, che hanno opportunamente raccontato in rima e scritto, appunto, in
un papiro.
L’etichetta esige che durante la pubblica lettura il neo proclamato venga “addobbato” con una serie di ingredienti e abbeverato a dovere, per rendere questo rito di passaggio il più memorabile possibile.
Ancora esercizi sui comparativi: dovete cliccare su ogni esercizio:
http://www.impariamoitaliano.com/gradi_aggettivo.htm
Padovani "gran dottori": la filastrocca
Padova è uno dei
pochi posti in Italia in cui la vita universitaria di ciascuno è ancora segnata
non solo dalla personale evoluzione culturale, ma anche da precisi rituali che
si riproducono dall'epoca medievale. All'università si rifanno numerose
tradizioni tipicamente padovane: una di queste è, per esempio, il "papiro" di laurea;
un'altra, sempre in concomitanza con il raggiungimento dell'alloro, è la
canzone "Dottore, dottore" per sbeffeggiare il neo-laureato. Non è un
caso, quindi, che, fra le ironiche filastrocche in rima sulla natura
degli abitanti delle diverse città del Nordest, tramandate fin del tempo delle
lotte tra Comuni, la più nota si riferisse ai padovani proprio con l'epiteto di
"gran dottori".
Ecco il testo della filastrocca:
Veneziani,
gran Signori;
Padovani, gran dotori; Visentini, magna gati; Veronesi ... tuti mati; Udinesi, castelani co i cognòmj de Furlani; Trevisani, pan e tripe; Rovigòti, baco e pipe; i Cremaschi fa coioni; i Bresàn, tàia cantoni; ghe n é ncora de pì tristi … Bergamaschi brusacristi! E Belun? Póre Belun, te se proprio de nisun!” |
“Veneziani,
gran Signori;
Padovani, gran dottori; Vicentini, mangia gatti; Veronesi, tutti matti; Udinesi, castellani, col cognome di Friulani; Trevigiani, pane e trippe; Rovigotti, vino e fumo; i Cremaschi, sciocchi; i Bresciani, infidi; e ce ne sono ancor di peggio… i Bergamaschi senza... Dio! E Belluno? Povero Belluno, sei proprio di nessuno!” |
Il
"papiro" di laurea:
L’etichetta esige che durante la pubblica lettura il neo proclamato venga “addobbato” con una serie di ingredienti e abbeverato a dovere, per rendere questo rito di passaggio il più memorabile possibile.
http://www.radiobue.it/unipapiro-il-papiro-di-laurea-e-una-cosa-importante/
Ecco alcuni esempi di papiro:
http://unipapiro.it/archivio-storico/Ancora esercizi sui comparativi: dovete cliccare su ogni esercizio:
http://www.impariamoitaliano.com/gradi_aggettivo.htm
sabato 13 gennaio 2018
Alda Merini
https://it.wikipedia.org/wiki/Alda_Merini
Ciao a tutt@! Se entrate in questo link troverete gli esercizi e le spiegazioni dei comparativi che abbiamo visto in classe:
http://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2010/05/13/il-comparativo-degli-aggettivi-qualificativi/
E poi siccome non posso perdere l' occcasione di far conoscere un po' meglio le tradizioni della mia terra ecco qua la foghera che ha preparato mio padre:
https://it.wikipedia.org/wiki/Fal%C3%B2_di_inizio_anno
E col freddo che fa, guardando la foghera non si puó non bere il "vin briulé" ecco la ricetta
Vin brulé: la ricetta
Ingredienti:1 litro e mezzo di vino rosso di corpo
3 stecche di cannella
250 g di zucchero
10 chiodi di garofano
2 arance non trattate
1 limone non trattato
1 mela
noce moscata
Preparazione:
Lavate e asciugate i limoni e le arance.
Con un coltellino affilato tagliatene via la scorza, facendo attenzione a non tagliare anche la parte bianca, che renderebbe la bevanda amara. Lavate la mela e tagliatela a fettine sottili,
mantenendo la buccia. In una pentola capiente mettete il vino, lo
zucchero, le stecche di cannella, la mela affettata, le scorze di arance
e di limone, i chiodi di garofano e un pizzico di noce moscata. Fate
cuocere sino a che lo zucchero non si sarà sciolto, vi serviranno dieci minuti. Mescolate bene e filtrate con un colino a maglie fitte il vino, che servirete in bicchieri di vetro o di coccio. Se preferite, potete servire il vino con i pezzi di frutta (che si possono anche mangiare).
Oltre alla ricetta, seguite nel tutorial tutti i consigli per preparare il vin brulé.
https://www.lacucinaitaliana.it/tutorial/i-consigli/come-preparare-il-vin-brule-ricetta/
Iscriviti a:
Post (Atom)